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Fuorigrotta Bagnoli / Via John Fitzgerald Kennedy

Edenlandia, svolta vicina: la parola chiave per la ripartenza del parco è “reset”

Mentre i lavoratori hanno ottenuto una proroga, fino a dicembre, della cig, va avanti la trattativa tra Schiano ed Ente Mostra d'Oltremare. Risolto il problema degli abusi edilizi, resta quello dei fitti

Proseguono le trattative per il passaggio di Edenlandia dalla curatela fallimentare alla cordata guidata dal gruppo Schiano di Frattamaggiore, mentre i lavoratori del parco dei divertimenti di Fuorigrotta hanno ottenuto la proroga della cig fino al dicembre del 2014.
“Settecento euro al mese benedetti – spiega Mariano Montiglione, uno dei dipendenti – ma che fanno sbattere la testa nel muro di chi ha tante, troppe cose da pagare. Non facciamo parte di quei privilegiati che prendono il sole, che hanno tanto denaro e tempo da perdere, noi i soldi ce li sudiamo”.

La distanza tra il gruppo Schiano e la Mostra d'Oltremare – titolare dei suoli su cui sorge il parco – si riduce. “Nodi nevralgici sono i fitti – prosegue Montiglione – mentre sono ormai del tutto superati, grazie allo straordinario lavoro dell'amministrazione comunale, del sindaco e degli assessori Panini e Piscopo, i problemi legati all'abusivismo”.

L'investimento di Schiano – si parla di più di 10 milioni di euro solo per ristrutturare le attrezzature del parco giochi – è stato definito come funzionale al progetto Isola delle Passioni di Mostra d'Oltremare dallo stesso presidente di quest'ultima, Andrea Rea. Come lo stesso Mariano Montiglione dichiara, “Pietro Siena, il rappresentante del gruppo Schiano, ha le idee molto chiare sul futuro del parco. Venire da un fallimento è difficile, ma la parola chiave sarà 'reset', ripartire”.

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