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Fuorigrotta Bagnoli / Via John Fitzgerald Kennedy

Edenlandia, parco giochi per ladri: rubati anche Biancaneve e i sette nani

Negli ultimi mesi sono scomparse le attrezzature di un negozio di caramelle, quelle dello Chalet del lago, tavolini, macchine del caffè, forni a microonde e frigoriferi. Dopo i precedenti flop, il tribunale dovrà pubblicare un nuovo bando per la sua gestione

C'era una volta l'Edenlandia, l'idea stessa di divertimento per i bambini di Napoli e della sua provincia. Adesso, di quello che un tempo era un parco giochi persino all'avanguardia, non è rimasto nulla. Il triste epilogo della favola non consiste solo nella chiusura dell'area per il fallimento dell'azienda che la gestiva, ma anche nella razzia – da parte di ignoti – di quanto ci fosse nel parco.

Di notte, a poco a poco, in questi ultimi tre mesi di chiusura vandali e ladri hanno rovistato e preso tutto quello che c’era da prendere. Sono scomparse le attrezzature del negozio di caramelle all’ingresso del parco, quelle dello Chalet del lago, della pizzeria Edenpizza (tavolini, macchine del caffè, forni a microonde) e della gelateria Bandiera blu (granitori e frigoriferi). L’ultimo colpo dei "ladri di giochi" risale alla notte scorsa: il negozio di fotografia è stato spogliato da monitor, computer, scenografie e faretti. Fin qui il furto. Poi il vandalismo: sono scomparse addirittura delle intere giostre, il teatro delle marionette, e qualcuno ha ritenuto di rubare persino i pupazzi di Biancaneve e dei sette nani.

E la luce, in fondo ad un tunnel che non si può propriamente definire dell'amore, ancora oggi non si vede: si aspetta dal tribunale fallimentare un nuovo bando internazionale dopo l'insuccesso del precedente. "Andrò deserto a causa di richieste economiche fuori mercato – spiega Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, che insieme ai comitati territoriali si stanno battendo da mesi perché si trovi una soluzione - Si continua a temporeggiare in nome di una burocrazia incapace di prendere decisioni concrete". "Oggi è solo il degrado e l'abbandono a governare l'area – continua – e a breve mancherà di nuovo il cibo agli animali dello Zoo (il destino delle due strutture, che erano gestite dalla stessa ditta, è strettamente legato NdR)". Borrelli conclude: "Come è possibile che per Città della Scienza si sia mosso il mondo intero, e all'Edenlandia e allo Zoo che hanno dato da mangiare a 150 famiglie, curato e salvato molti animali e rappresentato la gioia di innumerevoli bambini, nessuno si interessi?"

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