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Anziani in catene per protesta: "Hanno occupato il nostro ritrovo"

La struttura era stato donata loro dal Comune, poi l'occupazione abusiva di ignoti. Anziani protestano in catene: "Costretti a riunirci sul terrazzo, ci ammaleremo. Rivogliamo il nostro centro"

Il loro centro per anziani a Fuorigrotta, donato dal Comune di Napoli dieci anni fa, è stato occupato. Ma gli anziani rivogliono quel punto di ritrovo: da qui l'eclatante protesta di stamane, quando si sono messi in catene davanti all'edificio. La struttura, spiegano i contestatori, gli fu sottratta alcuni mesi fa da alcune persone che, entrate nottetempo, chiusero le porte con catene e lucchetti. Da allora i vecchietti, una sessantina, sono costretti a riunirsi nel terrazzo sovrastante la struttura rimanendo all'addiaccio pur di passare un po' di tempo tra loro. "Ci stiamo ammalando - dice uno di loro - e siamo stufi si subire questo sopruso. Chiediamo al Comune di Napoli di intervenire per cacciare gli abusivi e restituirci i locali".

Anche oggi, durante la protesta, i locali sono chiusi da grosse catene e dalle grate si intravedono una branda, un tavolo e delle sedie utilizzate dagli occupanti, che hanno anche lasciato accese le luci. "Le lasciano sempre così, tanto è il Comune che paga luce e acqua". L'occupazione abusiva, segnalata da tempo alla X Municipalità, è stata oggetto di denuncia da parte dei Verdi. "Non ci piace pensare - afferma Francesco Borrelli responsabile regionale del partito - che Napoli, come gli anziani hanno scritto sui cartelli, “Non è una città per vecchi”. Non è chiara la finalità degli abusivi di utilizzo dei locali". “Non sappiamo chi sono - denunciano gli anziani - certo per come si sono comportati non devono certo essere dei gentiluomini. Qui intorno poi - chiude uno dei contestatori - sono sempre di più le siringhe lasciate in strada dai tossici".

Anziani in catene © Francesco Emilio Borrelli


 

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