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“Soprintendente, non togliere ai bambini Edenlandia”: l'appello di Peppino di Capri

I lavori del parco sono fermi per un vincolo sull'area. Simioli e Borrelli: “Adesso servono i fatti”. E propongono per il cantante da loro intervistato la cittadinanza onoraria partenopea

"La vicenda Edenlandia rimane impantanata nel fango più torbido”. È la forte denuncia di Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e dello speaker Gianni Simioli, che oggi nel quotidiano approfondimento della Radiazza hanno raccolto – dopo quello di Anna Tatangelo – un nuovo appello per la riapertura del parco giochi: quello di Peppino di Capri.

"Mi appello alla soprintendenza innanzitutto: non lasciate i bambini e le famiglie napoletane privi del loro parco divertimenti – ha spiegato Peppino Di Capri – Fate di tutto per riaprire l'Edenlandia superando le intricate pastoie burocratiche”.

“Adesso servono fatti – gli hanno fatto eco i due conduttori della trasmissione di Radio Marte – Il primo, è che la soprintendenza levi il vincolo dalle giostre e autorizzi i lavori nel parco. Il secondo è che le burocrazie della Mostra d'Oltremare e del Comune di Napoli si diano una mossa. Quest'anno dovrebbero svolgersi i festeggiamenti per il 50ennale dalla nascita dell'Edenlandia, ma si naviga ancora a vista”.

L'augurio di tutti è che “le riunioni previste per venerdì e lunedì prossimi presso la Regione ed il Comune di Napoli siano risolutivi ed operativi per sbloccare la situazione”. “Peppino di Capri – hanno concluso Borrelli e Simioli – è rimasto a vivere nel napoletano per tutta la sua vita. Ha scelto di non trasferirsi altrove e difende il nostro territorio. Perché non gli viene data la cittadinanza onoraria di Napoli visto che è stata assegnata anche a Gino Paoli e a tanti altri sicuramente con meno legami con la nostra città?”.

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