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Giovedì, 28 Marzo 2024
Bagnoli Bagnoli / Via Pasquale Leonardi Cattolica

Parco dello Sport a Bagnoli, la storia di un eterno incompiuto

Probabilmente è insieme alla “Porta del Parco” il simbolo di una riqualificazione post industriale fin qui fallimentare. Oggi è abbandonato a se stesso: 37 milioni spesi per una struttura mai inaugurata

Ventitré ettari di strutture sportive. Campi di calcetto, basket, tennis, pallavolo, pista ciclabile, di pattinaggio, hockey, skateboard: è il Parco dello Sport di Bagnoli, struttura in realtà mai entrata in funzione ed abbandonata dal 2010. L'anno cioè della prevista consegna, prima saltata per un'ultima tranche dei fondi regionali mai giunta a destinazione, poi – e siamo al 2013 – per il sequestro da parte della magistratura dell'area di competenza Bagnolifutura.

Di recente considerato tra le alternative per ospitare la pista d'atletica cittadina, che il restyling dello Stadio San Paolo vorrebbe lontana dall'impianto di Fuorigrotta, è più probabilmente un eterno incompiuto destinato a restare ancora a lungo tale.

L'opera, costata 37 milioni di euro, già cinque anni fa era per lo più completa. Bisognava soltanto costruire le strade d'accesso e portarne a termine il collaudo. Poi l'allora Governatore della Campania Stefano Caldoro, per rispettare il patto di stabilità, dovette sospendere i fondi regionali spettanti alla riqualificazione di Bagnoli rendendo così inaccessibile anche quanto stanziato dall'Unione Europea. Risultato: lavori fermi.

Nel 2013 la svolta, in negativo, dell'intera vicenda della riqualificazione post industriale di Bagnoli: dopo anni di indagini la magistratura finalmente interviene e sequestra i suoli della Stu Bagnolifutura ipotizzando il reato di disastro ambientale. Tra le aree sottratte alla partecipata anche il Parco dello Sport. L'ipotesi degli inquirenti – il processo è ancora in corso – è che proprio sotto l'impianto sportivo che che fiancheggia via Cattolica sia stata sotterrata gran parte degli scarti di una (costosa) bonifica in realtà mai davvero compiuta.

Adesso del parco restano erba alta e strutture in decadenza. L'area era troppo vasta perché la sorveglianza riuscisse ad evitarne il saccheggio. A poco a poco, dallo scorso anno, rame, acciaio, e ferro sono scomparsi, rubati. Persino l'insegna all'ingresso è stata portata via da qualcuno, a ben rappresentare un luogo senza passato né - realisticamente - futuro.

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