Occupati stabili di Città della Scienza: “Non vogliamo la firma di Renzi, sarà speculazione”
Attivisti del comitato “Una spiaggia per tutti” hanno per alcune ore preso possesso del cantiere del museo Corporea. Il premier è atteso nel polo bagnolese per domani
Stamattina gli attivisti del comitato “Una spiaggia per tutti” hanno occupato per alcune ore le impalcature del museo Corporea in contruzione a Città della Scienza, su via Coroglio a Bagnoli. La manifestazione era volta alla protesta contro la firma dell'accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza, prevista per domani in occasione della visita a Napoli del presidente del consiglio Matteo Renzi.
“Non si può ricostruire sull'area destinata a spiaggia pubblica” dicono Massimo Di Dato dell'Assise per Bagnoli e Domenico Quattromani di Bancarotta. "Città della Scienza va trasferita come prescrivono le leggi, i piani urbanistici e la delibera firmata da 13mila napoletani ed approvata due anni fa dal consiglio comunale”, proseguono.
La contestazione riguarda anche le modalità della firma, che avviene a ferragosto “senza una discussione in consiglio, che la giunta ha rifiutato”. "Si regalano 40 milioni di euro alla Fondazione Idis – proseguono gli attivisti – senza aver chiarito gli obiettivi dell'incendio e senza che Città della Scienza abbia certificato la bonifica delle sue aree”. Il timore è che la firma di Renzi sia "un'operazione di facciata per mascherare la prossima speculazione su Bagnoli, con la modifica del piano urbanistico".