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Bagnoli Bagnoli / Via di Pozzuoli

Incidente alla Cumana, De Gregorio: "Possibile errore umano"

Il presidente dell'Eav ha spiegato in una nota che la linea non dispone ancora di un impianto automatico di protezione marcia. "L'impianto di segnalamento è quello degli anni '60"

Si indaga sull'episodio avvenuto nella tarda mattinata di oggi, quando alla stazione Dazio – tra Bagnoli e Pozzuoli – si è verificato uno scontro tra due treni della Cumana. "Stiamo verificando la dinamica dell'incidente, è stata aperta una indagine interna. Non è da escludere che si tratti di mero errore umano – ha spiegato il presidente Eav Umberto De Gregorio – Nell linee ex Sepsa non esistono sistemi automatici di protezione della marcia del treno, per cui la circolazione è affidata al rispetto del visivo del semaforo".

De Gregorio ha anche puntualizzato le ragioni per cui la linea che collega Montesanto a Torregaveta non ha ancora sistemi automatizzati che invece la Circumvesuviana utilizza da lungo tempo. Ecco l'excursus storico che il presidente Eav affida ad una nota: "Nel 2002 la ex Sepsa, ora Eav, avviava un programma di ammodernamento dell'esistente impianto di segnalamento, installato negli anni '60, sulla ferrovia Cumana. Sepsa affidava, in seguito ad aggiudicazione di gara ad evidenza pubblica, all'Ati Bombardier la progettazione e la realizzazione dei lavori di apparecchiature per il rinnovo dell'esistente impianto di telecomando e blocco. Il contratto di appalto veniva sottoscritto in data 2 maggio 2006".

Incidente treno Cumana 28.12.2015 - Foto E. D. Esposito/NapoliToday

Poi gli intoppi. "Da quella data – ha proseguito De Gregorio – vi sono state una seria infinita di controversie tra Sepsa (oggi Eav) e l'Ati Bombardier, in merito al finanziamento, alla esecuzione e progettazione e ad altri questioni giuridiche. In data 23 giugno 2010 la ex Sepsa comunicava infine all'Ati la momentanea sospensione dell'attività relativa all'appalto in corso. Per cui l'impianto nuovo non è mai entrato in funzione. Proprio in questi giorni mi è stato notificato una diffida dal legale di Ati Bombardier a pagare entro 15 giorni 11 milioni di euro per danni ed interessi".

"Dopo quindi ben dieci anni da quando era stato programmato un nuovo impianto di blocco automatico e telecomando tipo Acc Multistazione per il segnalamento ferroviario ed il controllo in sicurezza della circolazione treni, siamo ancora al punto di partenza. Tenteremo di trovare un accordo con ATI Bombardier per pagare quanto dovuto ma avere in contropartita un nuovo impianto di segnalamento ferroviario – è la conclusione di Umberto De Gregorio – La responsabilità dei ritardi e l'incapacità di trovare soluzioni transattive appare evidente".

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