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Giovedì, 18 Aprile 2024
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De Magistris risponde a Renzi: "Noi immobili? Sa di dire il falso"

Continua la polemica a distanza tra il primo cittadino ed il presidente del Consiglio. Con un'apertura al dialogo da parte del sindaco: "Mi può chiamare quando vuole"

Frecciate continue, da settimane. Il duello tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è rinnovato sempre a distanza: caduto nel vuoto ogni reciproco invito al faccia a faccia. Il giorno dopo il passaggio di Renzi a Napoli, de Magistris lancia un nuovo appello al dialogo ("Mi può chiamare quando vuole"), ma ribatte colpo su colpo alle parole del numero uno di Palazzo Chigi.

Il sindaco, che aveva chiesto un incontro (negato) al di fuori della cosiddetta "cabina di regia" su Bagnoli, riapre. "Ieri Renzi ha detto delle cose – le parole di de Magistris a proposito delle promesse del governo riguardanti l'ex area Italsider – se le attua vuol dire che siamo sulla strada del dialogo". Ma la fiducia del primo cittadino, che il Governo rispetti gli impegni presi verso Napoli, pare essere scarsa.

L'accusa, lanciata dal presidente del Consiglio, di cinque anni di immobilismo, de Magistris la rispedisce al mittente: "Renzi sa di dire il falso. Sa bene tutto quello che abbiamo fatto e che continuiamo a fare. La collaborazione con il ministero dell'Ambiente non è mai venuta meno".

Nella conferenza stampa di stamane il primo cittadino ha ricordato quanto fatto per l'area da Palazzo San Giacomo, a cominciare dall'ordinanza del dicembre 2013 - basata sul principio "chi ha inquinato paghi" – in base alla quale i costi della bonifica sarebbero dovuti gravare sulle casse di Cementir (Caltagirone) e Fintecna.

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