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Bagnoli Bagnoli / Via Coroglio

Inchiesta sulla bonifica di Bagnoli, chiesto il rinvio a giudizio per 21 imputati

Il gup deciderà a breve se gli ex vertici di Bagnolifutura saranno processati. Le accuse vanno da disastro ambientale a truffa, falso e favoreggiamento

Disastro ambientale, falso, truffa e favoreggiamento: questi i capi d'accusa per cui il pm Stefania Buda ha chiesto il rinvio a giudizio di 21 indagati nell'inchiesta sulla bonifica dell'area ex Italsider a Bagnoli.

Nei prossimi giorni il gup fisserà la data dell'udienza preliminare, tra i 21, anche per i due ex vicesindaci di Napoli ed ex presidenti di Bagnolifutura Sabatino Santangelo e Rocco Papa; per l'ex direttore generale e fac totum del ministero dell' Ambiente Gianfranco Mascazzini; per Carlo Borgomeo e Mario Hubler, ex direttori generali di Bagnolifutura; per Gianfranco Caligiuri, direttore tecnico della Bagnolifutura e responsabile della pianificazione e dello svolgimento della bonifica; per Alfonso De Nardo, dirigente del Dipartimento provinciale dell'Arpac di Napoli.

L'inchiesta, nei mesi scorsi, portò al sequestro di quasi la totalità dell'area del quartiere appartenente alla società di trasformazione urbana compartecipata, ovvero le zone in cui una volta erano attive Italsider ed Eternit. E dove, secondo gli inquirenti, la bonifica è stata solo "virtualmente effettuata", attraverso "una miscelazione dei pericolosi inquinanti su tutta l'area con aggravamento dell'inquinamento dei suoli rispetto allo stato pre bonifica".
 

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