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Bagnoli, approvate le modifiche allo Sblocca Italia: al via il processo di riqualificazione

Il decreto sugli enti locali approvato alla Camera riscrive l'articolo 33 dello Sblocca Italia. Invitalia soggetto attuatore, Nastasi presto commissario. Tutti i nodi da risolvere

La Camera ha approvato il decreto sugli enti locali, che riscrive l'articolo 33 dello Sblocca Italia, ovvero quello che riguarda il rilancio del quartiere partenopeo di Bagnoli. Il soggetto attuatore sarà com'era già filtrato negli ultimi giorni la Spa Invitalia, società in house dello Stato. Un'apertura verso i privati per gli investimenti ritenuti necessari, tra i 200 ed i 300 milioni.

Il commissario alla riqualificazione, secondo il nuovo testo di legge, "potrà essere scelto anche tra persone estranee alla pubblica amministrazione". Il nome resta quello di Salvo Nastasi, già commissario del teatro San Carlo. Verrà nominato, pare, in settimana. Al suo fianco la "cabina di regia" presieduta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (De Vincenti), con rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente, Sviluppo e Infrastrutture, un membro della Regione e uno del Comune di Napoli.

"Il 'soggetto attuatore' acquisisce in fase consultiva le proposte del Comune di Napoli con le modalità nei termini prestabiliti dal Commissario straordinario", recita la legge: un passaggio che di certo non sarà gradito dal sindaco Luigi de Magistris da sempre fermo oppositore del decreto Sblocca Italia. In sostanza, l'impianto della norma da la valutazione finale in caso di mancato accordo al Commissario.

Restano ancora nodi importanti da risolvere: fallimento della Bagnolifutura, titolare dei suoli; il sequestro di questi da parte della procura per la mancata bonifica; le opere già presenti sul territorio ma mai realmente entrate in funzione.

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